Storie di amori diversi, di passioni, di desideri ardenti, travolgenti, totali.
Amori che scorrono sulla sottile linea rossa che separa vita e morte, eros e violenza, autocoscienza e confusione.
Un “viaggio” attraverso esperienze artistiche e letterarie, dove l’amore viene scandagliato nelle sue pieghe più segrete: dall’ossessione alla gelosia, dall’abbandono all’appagamento dei sensi, dalla lontananza al contatto fisico, dall’immaginazione alla realtà, attraverso parole sublimi ed evocative, a volte dolorose a volte ironiche. Perché eterni sono i versi, non l’amore. Un mondo proibito. Un punto di non ritorno. Un boudoir onirico che vede gli avventori adagiarsi uno ad uno in morbidi letti, a stretto contatto, con i personaggi mitici della letteratura del ‘900.
Dalle parole, intimamente ascoltate, si reificano fantasmi amati o temuti, travolti e travolgenti, di quel desiderio che non trova facilmente possibilità di essere vissuto e raccontato.
Commissionato da Vittorio Sgarbi e Antonio Calbi per il Comune di Milano
Credits
Ideazione e Regia: Aldo Cassano Con: Natascia Curci, Xena Zupanic, Giorgia Coco, Petra Valentini, Julia Reali, Betta Fulcheri, Shirin Aliyeva, William Lecis, Christian Russo, Ubaldo Talarico, Ales Bonaccorsi, Valerio Ameli, Luca Mannucci Dramaturg: Aldo Cassano, Antonio Spitaleri Costumi: Lucia Lapolla Scenografia: Aldo Cassano, Lucia Lapolla Luci: Beppe Sordi Elab. Audio: Antonio Spitaleri Video: Semira Belkhir, Enzo di Sciullo
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Press
Krapp's Last Post - Mario Bianchi In “Try Creampie! - Fassbinder Suite” di Animanera, lo spettacolo più coerente e affascinante del festival, su soggetto e regia di Aldo Cassano, lo spettatore, accompagnato da due angeli, “vive” letteralmente in prima persona su tre letti, in tre stanze, le diverse confessioni di quattro personaggi tratti dai film del grande regista tedesco. A strettissimo contatto con gli attori, l'unico spettatore vive un'esperienza anch'essa unica, dove l'amore si consuma in un suo particolare percorso tra vita e morte, eros e violenza, connotazioni tipiche del mondo fassbinderiano.
Krapp's Last Post - Marco Menini Allo Zoom festival, un lavoro molto riuscito, allestito negli spazi dell’ex biblioteca di Scandicci. “Try creampie (vuoi venire a letto con me?)”, della compagnia milanese Animanera, accoglie gruppi di sei spettatori ogni quarto d’ora per la durata di tre ore. Si viene immersi in atmosfere morbose e cariche di lussuria, sfrenatamente erotiche, tra rimandi a Jean Genet, Virginia Woolf, Allen Ginsberg, Oscar Wilde e altri, coinvolti da attori che giocano con gli spettatori, sussurrano frasi inquiete, fissano dritti negli occhi da pochi centimetri, sconvolgendo tutte le nostre certezze, mentre scandagliano il tema dell’amore nelle sue pieghe più segrete e intime.
paneacqua.eu - Renzo Francabandera Animanera sta cercando di affermare, nel capoluogo lombardo, un linguaggio teatrale nuovo, frutto della sintesi di esperienze diverse all'interno delle quali lo spazio fra pubblico e attore può accorciarsi fino ad annullarsi del tutto. In "Try creampie!" l'esperienza del budoir porta lo spettatore a giacere in un harem con un attore che fra sussurri, carezze e sinuosità, poesia e sfioramenti (a tratti arditi, non c'è che dire!), sviluppa il tema dell'erotismo ma soprattutto il disvelamento dell'equivoco della dimensione sessuale. Il grande tableau vivent barocco, o forse sarebbe meglio dire la grande foto vivent barocca, ispirata a linguaggi visivi estremi di poesia e provocazione come quelli del fotografo David Lachapelle, immagina angeli demoniaci che accolgono, in un bordello dal sapore orientale, gli ospiti, destinandoli su questo o quel lettino, dove inizia un racconto amoroso fra baci e carezze, angosce e imbarazzi. Il mio interlocutore in vestaglia di seta, sfiorandomi il volto col naso, racconta di un amore finito in tragedia, mi prende la mano, la porta fra le sue gambe, mi pianta addosso gli occhi neri, mentre angeli baccanti inscenano caravaggesche visioni di santità plebea. Come già in Antonello da Messina, l'estasi di S. Sebastiano è più peccaminosa di quanto santo il martirio, e la freccia, come nella Teresa di Bernini di S. Susanna Roma, metafora della ricerca del corpo fra le pieghe barocche dello spirito. Esperienza teatrale d'avanguardia, Try è degna di menzione per il piglio con cui, rimodulando alcune idee da tempo in circolazione del teatro "one to one" (un narratore per uno spettatore), sta ragionando più profondamente sulla dimensione della reazione, andando oltre i parametri teorici con i quali la scena si è confrontata nel secolo scorso. E' indubbio si tratti di una novità, e quando all'esperienza uno a uno si somma il tema dell'eros spinto al contatto diretto, è chiaro la miscela diventa esplosiva.